Chi è il Console Onorario
Il Console Onorario è un cittadino prescelto nello Stato di residenza (Consul Electus), a differenza del Console di Carriera che è cittadino dello Stato mandatario (Consul Missus).
"La vita del Console è una vita dedicata al servizio della umanità"
Charles Maurice Talleyrand
Il Console Onorario rappresenta una figura fondamentale per le relazioni diplomatiche internazionali, svolgendo un importante ruolo di assistenza e rappresentanza, riconosciuto e regolato dalla Convenzione di Vienna sulle Relazioni Consolari del 1963.
Il Console Onorario è un cittadino prescelto nello Stato di residenza (Consul Electus), a differenza del Console di Carriera che è cittadino dello Stato mandatario (Consul Missus).
Lo status di cittadino dello Stato di residenza porta il Console Onorario ad assolvere a tutte le funzioni proprie anche del Console di Carriera, ma non gli consente di godere delle stesse guarentigie.
| Aspetto | Console Onorario | Console di Carriera |
|---|---|---|
| Cittadinanza | Stato di residenza | Stato mandatario |
| Attività | Può svolgere altre attività | Esclusiva |
| Remunerazione | Non percepisce stipendio | Stipendiato |
| Immunità | Limitata | Estesa |
La figura del Console non ha alcun collegamento con l'antico Magistrato della Repubblica Romana, bensì nasce con i mercanti del tardo Medioevo e del Rinascimento che nei principali centri commerciali del mondo eleggevano delle figure con il compito di reggere tali comunità lontane dalla Madrepatria. Queste figure vennero chiamate con l'appellativo di consules electi.
Il primo esempio di Console nel senso moderno del termine si può rilevare nel XIV secolo, allorquando il Comune di Firenze affidò al Console di Costantinopoli (eletto dai mercanti fiorentini operanti in quella città) il compito di vigilare affinchè i privilegi concessi dall'Imperatore Bizantino ai mercanti operanti in loco non fossero violati o disconosciuti.
Nel secondo dopoguerra il Diritto Consolare ha subito un vasto rinnovamento attraverso il moltiplicarsi degli accordi bilaterali e delle convenzioni internazionali. Alla base di tale rinnovamento vi era una nuova realtà internazionale con la quale confrontarsi: nuovi Attori e Stati di recente formazione e indipendenza a seguito della fine delle esperienze coloniali; nuove relazioni economico-sociali da costruire o consolidare tra Stati spesso appartenenti ad aree disomogenee tra loro.
In questo contesto è maturata la consapevolezza che le relazioni consolari siano la tipica espressione della moderna e profonda cooperazione tra gli Stati e tra i popoli.
La Convenzione delle Nazioni Unite sulle Relazioni Consolari firmata a Vienna è il frutto della nuova coscienza delle relazioni tra gli Attori delle Relazioni Internazionali. Questo documento fondamentale ha definito il quadro giuridico internazionale per le funzioni consolari, incluse quelle dei Consoli Onorari.
"I Consoli Onorari non sono un fenomeno di ieri bensì una realtà di domani."
Delegato norvegese durante i lavori preparatori della Convenzione
Oggi la figura del Console Onorario è in continua crescita a livello internazionale. Sempre più Paesi affidano ai Consoli Onorari le funzioni di assistenza dei propri connazionali all'estero e di collaborazione con i rispettivi Ambasciatori per la promozione e lo sviluppo delle relazioni economico-commerciali, culturali e scientifiche con i Paesi di accreditamento.
I Consoli Onorari in Italia sono oltre 570, distribuiti in tutte le regioni in rappresentanza di circa 130 Paesi.
I Consoli Onorari d'Italia nel mondo sono attualmente oltre 370, presenti in diverse aree geografiche.
La Convenzione di Vienna sulle Relazioni Consolari del 24 aprile 1963 è un documento fondamentale che definisce lo status, le funzioni e le prerogative dei funzionari consolari, inclusi i Consoli Onorari.
Il testo completo della Convenzione di Vienna sulle Relazioni Consolari è disponibile per la consultazione. Questo documento è essenziale per comprendere il quadro giuridico che regola le funzioni e lo status dei Consoli Onorari.
Scarica la ConvenzioneFornisce assistenza ai cittadini dello Stato rappresentato durante il soggiorno nel territorio dello Stato ricevente.
Promozione dei commerci tra lo Stato di invio e quello di residenza.
Sviluppo e promozione delle relazioni culturali tra i due Paesi.
Professionalità, reputazione, collegamenti con lo Stato d'invio, assenza di pendenze fiscali.
La Rappresentanza diplomatica richiede al Ministero l'autorizzazione per l'apertura.
Il Ministero verifica incompatibilità e svolge indagini fiscali e comportamentali.
Il Ministero comunica il benestare e richiede le Lettere Patenti.
Il Console si insedia ufficialmente dopo la concessione dell'exequatur.
Le principali differenze riguardano:
È necessaria la selezione e proposta dallo Stato di invio e l'approvazione (exequatur) dello Stato di residenza. Servono requisiti di professionalità, reputazione, collegamenti con lo Stato d'invio e assenza di pendenze fiscali.
La durata non è fissata universalmente: dipende dagli accordi bilaterali. Può essere a tempo indeterminato o rinnovabile, finchè sussistono fiducia e requisiti. Il mandato può cessare per dimissioni, revoca dello Stato di invio o ritiro dell'exequatur.
In base alle autorizzazioni dello Stato di invio:
Le deleghe variano per Stato e accordi.
Sì, se consentito dalle normative degli Stati coinvolti. Ogni nomina richiede comunque un autonomo iter di autorizzazione ed exequatur, e il Console deve poter adempiere agli obblighi verso tutti gli Stati rappresentati.
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